Il colpo del secolo passa dai bitcoin: oltre 2 miliardi di dollari dileguati
OLIVER CAMPONOVO CRIPTOVALUTE BITCOIN – Solitamente, un vantaggio delle criptovalute citato spesso è l’intracciabilità, ovvero è difficile sapere dove vadano per chi non le possiede. E se fossero proprio i loro proprietari a non avere la minima idea di dove siano finite?
O meglio, un’idea ci sarebbe. Sappiamo che si tratta di 69’000 bitcoin dileguati in contemporanea con due fratelli del Sudafrica, Ameer e Raees Cajee. Si tratta di una cifra da capogiro: un incubo per chiunque lavori nel settore, incluso Oliver Camponovo.
Come sono spariti tutti quei bitcoin?
La risposta a questa domanda è chiara, ma sicuramente non è scontata. Innanzitutto, i fratelli Cajee non sono due hacker: i bitcoin in questione sono spariti senza sfruttare attacchi informatici.
In realtà i due colpevoli erano proprio i gestori della piattaforma a cui era affidato tutto quel denaro. Si tratta di Africrypt, fondata dai due fratelli nonostante la giovanissima età (Ameer ne ha 20 e Raees solo 17).
Tutto ha avuto inizio già ad aprile, quando i dipendenti della società si accorsero di non avere più accesso ai sistemi di backend. Di conseguenza Ameer ha comunicato a tutti i clienti che la causa era un attacco hacker, ma denunciare li avrebbe rallentati nel recupero dei fondi. Ora che tutto è successo, si dimostra chiaramente una scusa dei due truffatori per prendere tempo.
Scomparsi i fratelli con i bitcoin in un batter d’occhio
Dopo il primo indizio di qualche problema qualche mese fa, la conferma è arrivata solo nelle ultime settimane. I fratelli Cajee hanno fatto perdere ogni loro traccia e hanno chiuso il portale di Africrypt, mettendo in allerta tutti i loro clienti. Le indagini successive hanno portato a una tremenda notizia: i due colpevoli hanno riciclato tutto il portafoglio dell’azienda attraverso servizi illegali di “mixing”. Dopo questo passaggio, è assolutamente impossibile rintracciare i bitcoin.
Questa truffa è ritenuta da molti il colpo del secolo, dato che il valore della refurtiva ammonta a oltre 2 miliardi di dollari. Può anche darsi che si tratti della somma di denaro più alta mai rubata della storia. Questi eventi sono degli incubi che nascono dalla mancanza di affidabilità dei diretti interessati. Prima di tutto, è imperativo sapere che possiamo fidarci di chi collaborerà con noi. Oliver Camponovo, consulente finanziario ed esperto di criptovalute, ha reagito in modo esterrefatto alla notizia.
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